Borghi suggestivi

26.12.2021

Vivere un po' di Medioevo, diventa possibile, visitando i piccoli borghi dell'Oltrepò, incastonati fra la provincia di Piacenza e di Tortona. Tra questi sono degni di menzione Varzi, Fortunago, Zavattarello, Romagnese, San Ponzo e Golferenzo, diventato recentemente famoso grazie alla serie "i Ferragnez" . Nello specifico però, i piccoli borghi ad aver ottenuto un riconoscimento nella ristretta élite dei "Borghi più belli d'Italia" sono tre: Fortunago, Zavattarello e Bobbio, spesso usato anche come set cinematografico.


Fortunago si trova a pochi chilometri da Borgoratto Mormorolo (PV). Da evidenziare è il fatto che il borgo sia stato proprietà di numerosi feudatari, susseguitesi (ad esempio i Marchesi Malaspina e i conti Dal Verme).L'ingresso nella classifica dei borghi più belli d'Italia, non è dovuto soltanto alla sua cultura paesaggistico-architettonica, ma anche alla capacità di valorizzare e recuperare l'atmosfera del passato da questo dimostrata. Il borgo ha conservato, infatti, tipici componenti medievali come i serramenti e le panchine in legno, le facciate in pietra e la pavimentazione delle stradine realizzata con pietre e mattonelle in Porfido. 

Curiosità: vi sono state girate alcune scene de "Il Capitale Umano" di Paolo Virzì.


Tra i piccoli borghi, va poi citato Zavattarello, situato nell'Alta Val Tidone che vanta la peculiarità di essere un borgo del duecento con relative chiese e castello. 

Il castello, si dice infestato dal fantasma di Pietro Dal Verme, domina sulla natura incontaminata ed è un segno distintivo del borgo, degno di visita perchè edificato in pietra con uno spessore murario di quasi quattro metri. Interamente restaurato e visitabile.

Va sottolineato come il borgo sia reso particolarmente suggestivo dalla combinazione delle pietre millenarie e dei colori della campagna dell'Oltrepò Pavese, che sembrano valere come simbolo della convivenza parallela tra un passato permanente e un presente in continua evoluzione. Meritano una visita anche la chiesa patronale di San Paolo, la costruzione del cimitero ottagonale e l'oratorio di San Rocco.


San Ponzo, è una piccola frazione di Ponte Nizza (PV) di origine medievale. La paesaggistica è caratterizzata da strade strette e case ravvicinate contraddistinte da facciate tipicamente in pietra. Dal borgo è possibile poi giungere a piedi, attraverso i boschi secolari, fino a una zona di roccia arenaria plasmata dagli agenti atmosferici: quella delle Grotte di San Ponzo, nelle quali fu ritrovato appunto il corpo dell'eremita.


Un altro luogo che meriterebbe di essere visto è Varzi, un paese situato al centro della Valle Staffora dove fare tappa per visitare il Castello dei Malaspina, la Parrocchia di San Germano, le torri e la chiesa romanica dei Cappuccini. A Varzi si produrre una delle eccellenze enogastronomiche pavesi: il salame di Varzi DOP e a volte è possibile anche visitare una delle diverse cantine di stagionatura.

Se siete amanti del trekking avrete certamente sentito nominare la "Via del Sale" che passa proprio da lì. Più informazioni in merito a questo link.


Golferenzo è un piccolo borgo dell'Oltrepò situato a 500 m di altitudine, così piccolo che vi abitano solo 212 persone, motivo per cui Chiara Ferragni e Fedez hanno deciso di usarlo come sfondo per girare il promo della loro serie "i Ferragnez". Confina con i comuni di Santa Maria Della Versa, Nibbiano, Montecalvo Versiggia e Volpara. Gran parte del territorio è occupato da vigneti che producono vini D.O.C. come Pinot, Moscato e Riesling, ma recentemente sono stati fatti diversi investimenti che prevedono il recupero delle vecchie botteghe e la ristrutturazione di alcuni edifici.


Nella zona di montagna dell'Oltrepò Pavese, non lontano dal passo del Penice, si trova Romagnese. l'antico borgo che nel 2013 ha ricevuto il riconoscimento di "Gioiello d'Italia 2012-2017" . Non lontano il Giardino Alpino di Pietra Corva, un bellissimo giardino botanico che custodisce circa 3.000 specie vegetali.

La comunità è composta da 754 abitanti prevalentemente anziani (over 65) qualche famiglia di giovani, pochi bambini, ma in estate si contano circa 4000 persone tra turisti e proprietari delle seconde case.

Nelle case private dove si fa il pane fatto in casa, si consuma ancora la brusadela, una focaccia tonda fatta con lo stesso impasto del pane, che viene infornata prima del pane come "spia" per il forno. Può essere dolce e salata e ogni anno, nell'ultimo week end di agosto viene celebrata in una sagra a lei dedicata.

Romagnese è famosa anche per i suoi 12 sentieri naturalistici e per il vicino Lago di Tribecco con la Diga del Molato costruita tra il 1921 ed il 1928.


In fine Bobbio, centro più importante della Val Trebbia, che sorge sulla sponda sinistra dell'omonimo fiume, ai piedi del Monte Penice. Estremamente vicina alla Liguria, risente del benefico influsso del mare, specie alle più elevate altitudini.

Si trova al centro di una zona detta "Appennino delle 4 province", dove le montagne delle province di Piacenza, Genova, Alessandria e Pavia confinano.

Bobbio è nota sin dal Medioevo come la "Montecassino del Nord" per la fama della sua Abbazia che, fondata nel 614 dal monaco irlandese San Colombano, fu uno dei principali centri spirituali e culturali della penisola italiana. Nel 1014, Bobbio acquisì anche il titolo di città, conferito con bolla imperiale da Enrico II e diventò sede vescovile, rimanendo Diocesi autonoma fin verso la fine degli anni Ottanta del secolo scorso.

Dei fasti di un tempo, Bobbio conserva il sapore medioevale del proprio borgo, fatto di strette viuzze, case in sasso e palazzetti signorili, cresciuto attorno al monastero, che, assieme ai suggestivi paesaggi naturalistici della vallata, ne fanno una delle principali località di villeggiatura del piacentino.

Si fregia di diversi riconoscimenti: Bandiera Arancione del Touring Club Italiano dal 2005, fa parte dei Borghi più Belli d'Italia dal 2006 e nel 2019 ha vinto il Contest della trasmissione Kilimangiaro di Rai 3 aggiudicandosi il titolo di Borgo dei Borghi 2019.

L'originale Ponte Gobbo, simbolo del borgo, la cui storia è legata alla leggenda di San Colombano nel suo scontro col Diavolo, accoglie e dà il benvenuto ai visitatori.

Valgono la pena di essere visti anche l'ex Complesso Monastico di San Colombano di cui sono visitabili: la Basilica di San Colombano, che nella sua cripta racchiude il sarcofago del santo e lo splendido mosaico pavimentale; il Museo dell'Abbazia che custodisce reperti che spaziano dai primi secoli dell'Era Cristiana fino alla metà del XVI secolo; il Museo della Città che offre l'opportunità di fare un'esperienza multimediale sulla storia di Bobbio dal passato ai giorni nostri con un focus sull'antico e prestigioso Scriptorium dell'Abbazia; il Museo Mazzolini, che consta di una raccolta di ben 872 opere e 27 sculture e mostra uno spaccato dell'arte del secondo '900 annoverando artisti come De Chirico, Fontana, Rosai e Giò Pomodoro.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta già documentata nel 1075, e la suggestiva Piazza del Duomo circondata da palazzi signorili.

Il Castello Malaspina che domina la parte alta della città.

In pochi sanno che Bobbio si trova lungo la Via degli Abati, storico cammino, che da Pavia arriva fino a Pontremoli e che ha fatto da sfondo a diversi film Horror come "Sangue del mio sangue" di Marco Bellocchio, "Zombie" di Giorgio Diritti ed il recentissimo horror comedy con Lillo "Il mostro della cripta", diretto da Daniele Misischia.